Il loop mentale che ti fa controllare il telefono 150 volte al giorno: ecco come liberartene

Perché osservi lo schermo del telefono anche senza notifiche: scopri il meccanismo psicologico inaspettato

Ti sei mai chiesto perché, nonostante l’assenza di notifiche da controllare, continui a sbloccare il telefono? Questo fenomeno, noto come “checking compulsivo”, è sempre più comune secondo le ricerche sulla dipendenza da smartphone.

Il loop della dopamina: il vero colpevole dietro la dipendenza da smartphone

Nel Journal of Behavioral Addictions, uno studio riporta che in media controlliamo il nostro telefono tra le 85 e le 150 volte al giorno. Questo comportamento è influenzato da specifici meccanismi cerebrali.

La Dr.ssa Anna Lembke, direttrice dello Stanford Addiction Medicine Dual Diagnosis Clinic e autrice di “Dopamine Nation”, descrive come la tecnologia odierna sfrutti i circuiti di ricompensa del cervello, con la dopamina come protagonista nei processi di piacere e ricompensa.

Come funziona il circuito della ricompensa

Ricevere una notifica piacevole, come un like o un messaggio, innesca il rilascio di dopamina nel cervello. Tuttavia, la neuroscienza dimostra che il rilascio avviene anche nell’anticipazione della ricompensa, non solo quando questa arriva. Talvolta, desiderio e aspettativa possono risultare più intensi della stessa ricompensa percepita.

Ecco perché continuiamo a controllare il dispositivo:

  • Il cervello vede lo smartphone come fonte di potenziale ricompensa.
  • L’anticipazione può essere più gratificante della ricompensa stessa.
  • Il comportamento diventa automatico e spesso inconsapevole.

Il paradosso dell’ansia da smartphone: più controlli, più vuoi controllare

Catherine Price, autrice di “How to Break Up with Your Phone”, sottolinea che più frequentemente si controlla il telefono, più cresce la paura di perdere qualcosa di importante, noto come FOMO (Fear Of Missing Out). Le ricerche evidenziano una significativa correlazione tra l’uso eccessivo dello smartphone e il FOMO.

I numeri sorprendenti

Studi in Italia e altri paesi europei rivelano che la maggioranza degli utenti controlla il telefono senza notifiche per abitudine, per riempire momenti vuoti o per paura di perdersi qualcosa. Le percentuali variano, ma il fenomeno è largamente documentato.

Il trucco psicologico per spezzare il ciclo

Gli studi di Adam Alter e altri ricercatori suggeriscono che sia possibile modificare con successo questi comportamenti con strategie consapevoli, basate sulla gestione dei trigger e su ricompense alternative.

La tecnica del “dopamine fasting” modificato

Non si tratta solo di evitare il digitale, ma di un approccio scientificamente provato che include:

  • Stabilire orari fissi per controllare il telefono.
  • Creare “zone franche” dove l’uso del telefono è vietato.
  • Sostituire il controllo compulsivo con gratificazioni alternative.

La soluzione pratica: il metodo dei “3 momenti”

Le strategie riprendono tecniche di mindfulness e psicoterapia cognitivo-comportamentale, confermate dalla letteratura scientifica:

1. Momento della consapevolezza

Quando prendi il telefono, fermati e chiediti se c’è un motivo reale per farlo.

2. Momento della sostituzione

Trova attività alternative che offrano gratificazione simile, come la respirazione profonda o lo stretching.

3. Momento della ricompensa

Premiati mentalmente ogni volta che resisti all’impulso di controllare il telefono.

Comprendendo le dinamiche psicologiche, possiamo gestire questi comportamenti in modo più consapevole. Non c’è un periodo fisso – come i 21 giorni spesso citati – per modificare un’abitudine, poiché varia a seconda dell’individuo e del comportamento. L’obiettivo è ripristinare un rapporto sano e funzionale con la tecnologia.

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